InterSVOLTA CINESE
Inter, Suning si prende il 68,55%, Moratti lascia dopo 21 anni
Thohir per ora rimarrà proprietario del 31% e presidente del club, ma presto cederà anche la quota di minoranza ai cinesi. A Nanchino il passaggio di consegne. Jindong, gran capo del gruppo Suning: "Dobbiamo riportare l'Inter al vertice del calcio mondiale"
Erick Thohir brinda con Zhang Jindong, fondatore del Suning Holdings Group, durante la conferenza stampa di Nanchino. Epa
Dalla Muraglia cinese al Duomo di
Milano, poi la storia interista con i volti più noti e la visita di
Suning nel capoluogo lombardo del mese di aprile. Le immagini scorrono
veloce nella sala delle conferenze dell’hotel Sofitel dove Erick Thohir e
Zhang Jindong entrano alle 9 in punto. Si siedono dando le spalle ai
giornalisti e guardando il mega schermo che manda senza soluzione di
continuità il video celebrativo. “Noi siamo l’Inter, fratelli del
mondo”: così il presentatore inizia l’evento cinque minuti dopo le 9. Al
tavolo, oltre i due presidenti, ci sono anche tutti i manager dei
vertici delle due società. Il vero problema è il traduttore (indigeno)
che il club ha scelto per diffondere il verbo in italiano: dopo dieci
minuti scarsi viene sostituito e sono i colleghi di Inter Channel a
prendere in mano le operazioni. Forse lo hanno fregato le prime parole:
“Buon pomeriggio, vogliamo riportare Milàn al top”.
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moratti addio —
A Nanchino intanto prende la parola Jindong, il proprietario di Suning.
Il colosso cinese dell’elettronica e dell’e-commerce si prende il 68,55%
del club rilevando all’atto pratico il ruolo di Thohir. “Acquisire
l’Inter fa parte della strategia di crescita del gruppo Suning nel
calcio – ha detto Jindong -. Stiamo lavorando per espanderci anche in
quest’area e per questo ringraziamo Thohir e anche Moratti per averci
coinvolti. Il calcio e l’Inter rappresentano una porta per espandere
Suning nel mondo. Dobbiamo riportare l'Inter al vertice del calcio
mondiale”. In contemporanea arriva anche il comunicato stampa del club
nerazzurro: “Suning Holdings Group acquisirà la maggioranza del gruppo,
mentre International Sports Capital sarà azionista di minoranza unico
con Erick Thohir che continuerà alla guida del club come presidente”.
L’imprenditore indonesiano infatti rimarrà proprietario del 31% del club
e manterrà la carica fino a quando non si completerà l’acquisizione di
Suning del 100% delle quote. Esce, dopo 21 anni abbondanti, la figura di
Massimo Moratti. Nella storia dell’Inter una figura gigantesca capace
di vincere 16 trofei in 16 anni di presidenza.
futuro —
Qualche dettaglio della nuova avventura lo porta Thohir: “Nei prossimi 5
anni l’Inter sarà in Cina, cercheremo di portare in Asia e soprattutto
in Cina la prima squadra”. Dopo la parte istituzionale, con i due
presidenti, si passa a una panoramica sportiva su quel che sarà il
futuro nerazzurro. I protagonisti non entrano nel dettaglio, ma si andrà
incontro a una serie di cambiamenti. Dietro la scrivania si cercherà
una figura operativa che conosca bene il sistema-calcio italiano. Per
questo si fanno i nomi di Leonardo, Franco Baldini e Marco Fassone. In
campo, invece, bisognerà per quest’estate fare i conti con la Uefa e il
fair play finanziario (bilancio chiuso a -30 milioni il 30 giugno
prossimo e la bilancia acquisti-cessioni a 0). Poi, dall’anno prossimo,
si potrà espandere qualitativamente la rosa. Lo scambio finale delle
maglie, con il numero 100 sulla schiena, è il timbro finale: Suning
prenderà il 100% dell’Inter molto presto. Il brindisi finale – con
incrocio Thohir-Jindong come si usa fare nei matrimoni in Occidente -
alza il sipario sul nuovo capitolo della storia interista.
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- MuddyWindshieldRataplan! Rataplan! Pim! Pum! Pam! Bang! Boom! Sbang! Pow! Sberebeng! Sparapapang!... Li sentite anche voi i botti? Che per caso sono fuochi d'artificio cinesi? No, sono i fegati dei pigiamati triprescritti patteggiati e retrocessi. Non semplici botti, ma musica celestiale. E ancora non è successo niente... (il commento di prima è andato a finire per sbaglio in "risposta" ad un milanista col quale mi scuso sentitamente, poverino).3
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