sabato 28 febbraio 2015

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Cagliari-Inter 1-2: terza vittoria di fila, Kovacic ripaga la fiducia di Mancini

Cagliari-Inter 1-2: terza vittoria di fila, Kovacic ripaga la fiducia di Mancini
Icardi stavolta ha esultato (lapresse)
I nerazzurri conquistano il terzo successo consecutivo in campionato (non succedeva dal novembre2012). Apre le marcature il centrocampista croato, schierato dall'inizio al posto di Shaqiri, poi a segno il solito Icardi (che raggiunge Tevez a quota 14) e sfortunata autorete di Carrizo. I sardi restano terzultimi

domenica 15 febbraio 2015

atalanta-inter 1-4

Serie A, Atalanta-Inter 1-4. E' la vittoria di Guarin, per lui doppietta e assist

La squadra di Mancini sfrutta la vena del colombiano, che prima si procura il rigore che apre il poker nerazzurro (realizzato da Shaqiri), poi firma due gol e infine offre a Palacio un pallone che va solo spinto in rete. All'8' s.t. espulso Benalouane per doppia ammonizione

Il girotondo nerazzurro intorno a Guarin: l'Inter ha vinto 4-1 a Bergamo. Ansa
Il girotondo nerazzurro intorno a Guarin: l'Inter ha vinto 4-1 a Bergamo. Ansa
Un’Inter vincente e generosa con i gol non si vedeva da settembre. All’epoca c’era Mazzarri in panchina e il Sassuolo come avversario. A distanza di 5 mesi c’è Mancini alla guida di questa squadra che comincia a credere in se stessa. A Bergamo l’Atalanta cade 4-1 (qui l’Inter non vinceva dal 2008) con la doppietta di Guarin, il rigore di Shaqiri e il centro di Palacio. Inutile il momentaneo pareggio di Maxi Moralez. 
ICARDI K.O. — Il virus intestinale che colpisce Icardi nella notte è l’unico motivo per cambiare l’Inter. Mancini registra l’indisponibilità dell’argentino (che torna a Milano) in mattinata e sistema Palacio al fianco di Podolski. Dietro, tutto confermato con Shaqiri trequartista e Kovacic ancora in panchina. Nemmeno Colantuono sorprende con effetti speciali. Denis rimane seduto in panchina, davanti gioca Pinilla. Dietro Maxi Moralez e a sinistra Gomez, i due veri problemi dell’Inter. Dei quali ci si accorge poco all’inizio, perché dopo 55 secondi Bellini atterra Guarin in area e Banti fischia il rigore per la squadra di Mancini. Shaqiri toglie il pallone dalle mani di Podolski, batte e segna con qualche brivido (Sportiello ci era arrivato). Da qui inizia la gara dell’Atalanta che con il sostegno del pubblico (curve chiuse, ma il coro “venduto” indirizzato al direttore di gara era ben chiaro) inizia a tenere l’Inter con la testa sott’acqua. Da un calcio d’angolo spunta la testa di Pinilla che non trova lo specchio di un metro, altri 9 minuti e il cileno regala una conclusione da “pippero”. Cigarini manda Zappacosta davanti a Handanovic, il tiro in realtà è un cross per Pinilla che tutto solo con la porta aperta manda la palla ai tifosi. Dybala, per intenderci, aveva fatto più o meno la stessa cosa domenica scorsa.
PAREGGIO — Banti fischia poco, vorrebbe tenere la partita senza cartellini, ma l’ambiente non aiuta. Il cronometro scorre senza grosse emozioni vere anche se l’agonismo pare gonfiarle. L’Atalanta tiene a bada l’Inter e arriva al pareggio. Cigarini innesca Pinilla che in volo si scontra con Ranocchia, la palla passa e arriva a Maxi Moralez: controllo e gol, al 27'. L’1-1 non scuote l’Inter, aiuta a sorreggere l’animosità atalantina che continua a partorire poco nonostante i vagiti. Quando dieci minuti dopo Guarin porta via palla a Bellini e di sinistro supera Sportiello lo stadio si ammutolisce. Ci si crede poco effettivamente, due tiri e due gol. Ma soprattutto la sensazione che l’Inter tenda ad assorbire troppo gli avversari senza creare molte vie di fuga. Normale che l’intensità cali e negli ultimi minuti, emerge anche Shaqiri con un tiro dalla distanza di poco alto. Il primo tempo si chiude con l’infortunio di Maxi Moralez che lascia il posto a Denis a inizio ripresa.
RIPRESA — Il secondo tempo inizia con Benalouane che mette in mostra tutta la sua diplomazia: prima stende Shaqiri (giallo) poi protesta con Banti (altro giallo). Nel giro di dieci secondi finisce la partita del difensore. Colantuono, pronto a inserire Emanuelson, deve sedersi un attimo prima di mettere ordine nella testa. Dentro Baselli, fuori Gomez: questa la conseguenza dell’inferiorità numerica che costringe a schierarsi con un 4-3-2. Al 18’ però la partita sembra spegnersi definitivamente. Shaqiri dona un pallone a Guarin che lo porta avanti indisturbato, guarda Sportiello e piazza la sfera in rete. Altra perla del colombiano che delizia e stupisce. E forse provoca un po’ andando sotto lo spicchio atalantino a mostrare il proprio numero per festeggiare (da qui in poi solo “buu” per lui a ogni pallone toccato). L’Inter prende coraggio, capisce che si può osare. Shaqiri cambia passo a destra, rientra e col sinistro costringe Sportiello a un volo per fotografi e necessità.
POKER — C’è spazio anche per Kovacic, dentro per Shaqiri. Ormai la ruota gira per il nerazzurro interista. Guarin corona il pomeriggio con un invito per Palacio sul quale l’argentino arriva in ritardo. La scivolata di Stendardo però è un trampolino ideale per rimetterlo in gioco visto che la palla gli sbatte addosso e segna il 4-1. Poteva finire con uno scarto più ampio perché l’Atalanta chiude in calando, in comprensibile stato demotivato. Guarin con un destro prova a scardinare ancora Sportiello che però chiude bene sul primo palo. Finisce 4-1 per l’Inter che con la seconda vittoria consecutiva (prima volta per Mancini) torna a vedere in lontananza il quinto posto. L’Atalanta, invece, dovrà continuare a lottare: il finale di campionato sarà terribile. Non solo per lei. 

inter-palermo 3-0

Inter-Palermo 3-0. Apre Guarin, poi doppietta di Icardi. Che non esulta

I nerazzurri confermano i progressi di Napoli: palo di Icardi, traversa di Ranocchia (in mezzo il palo di Vazquez). Il colombiano sblocca, poi chiude Maurito che non esulta

Eppur si muove. L'Inter batte 3-0 il Palermo (Guarin e doppietta di Icardi) e torna alla vittoria in campionato dopo un mese scarso: 3-1 al Genoa l'11 gennaio scorso. La squadra di Mancini si regala un paio delle consuete amnesie difensive, ma viene graziata dallo spauracchio Dybala e vince meritatamente con una prova di grande generosità. Soddisfazione doppia per la prestazione del neo arrivato Brozovic, uomo ovunque che non spreca un pallone facendo sempre la cosa giusta. Tre pali guarniscono una partita in cui il Palermo ha pagato caro l'emergenza in difesa.
PRIMO TEMPO — Mancini rinuncia al centrocampo slavo. Guarin e Medel preferiti a Kovacic e Kuzmanovic, ma c'è Brozovic dopo la buona prova di Napoli. Confermata anche la linea a quattro del San Paolo, mentre davanti Palacio torna titolare a spese del baby Puscas e fa coppia con Icardi. Shaqiri per la prima volta si muove da trequartista. Tutto confermato nel Palermo, con Terzi e Daprelà ai fianchi di Gonzalez al posto di Andelkovic (squalificato) e Vitiello (infortunato). K.o. anche Maresca (dentro Jajalo), intoccabili davanti Vazquez e Dybala. Nerazzurri subito aggressivi, ma dopo il colpo di testa di Juan Jesus parato da Sorrentino viene fuori la maggior organizzazione del Palermo, bravo a vanificare il pressing alto dell'avversario. Dybala mette i brividi con una punizione appena fuori, poi l'Inter passa. Brozovic si guadagna un corner che Shaqiri al 16' pennella per Guarin, bravo a prendere il tempo a Daprelà e scaldare il freezer semivuoto di San Siro. L'Inter però non approfitta del vantaggio, lascia campo al Palermo che va vicina al pareggio con Rigoni e Dybala. con una difesa improvvisata, però dietro il Palermo balla. Shaqiri invoca un rigore per mani dello stesso Daprelà, Brozovic pennella per la testa di Palacio che però non trova la porta. Poco dopo la mezz'ora Nagatomo si fa male alla coscia destra. Mancini è costretto a giocarsi la prima sostituzione con Dodò. Il Palermo però produce poco perché là davanti si accende a intermittenza solo Dybala. Vazquez (ben marcato da Medel, va detto) infatti passeggia per 45' e così anche la terza arma Barretto rimane spuntata, non trovando mai tempi e spazi per gli inserimenti. Nell'Inter bene Brozovic, che non è certo al top ma sopperisce con capisce sempre un attimo prima degli altri dove andrà il pallone e poi sa sempre cosa farne.
LA RIPRESA — Nessun cambio nell'intervallo, ma il Palermo rientra in campo con un altro spirito. E l'Inter l 6' l'aiuta col solito errore difensivo: uscita sbagliata sulla sinistra, dal limite Vazquez potrebbe tirare ma serve Barreto, anche lui altruista nel cercare Dybala su cui esce alla disperata Handanovic. Palla di nuovo a Vazquez che trova il palo interno, con Dybala che da un metro sbaglia incredibilmente il tap in di sinistro. E' la sagra del legno, perché appena dopo Icardi prende un palo interno su colpo di testa da cross di Guarin. E sul corner Ranocchia centra la parte alta della traversa. Il gol è nell'aria e lo trovano al 20' i padroni di casa con Icardi che di destro batte Sorrentino sul cross di Guarin prolungato da un generosissimo Palacio. Iachini prova a dare peso all'attacco con Belotti per Jajalo. Spostano poco anche gli ingressi sulle fasce di Rispoli ed Emerson per Morganella e Lazaar. Applausi all'uscita di Palacio e Shaqiri per Campagnaro e Kovacic, con l'Inter che passa al 4-4-2, facendo salire Santon ed allagando Brozovic, che regala la ciliegina di un assist a Icardi che però in area perde l'attimo per calciare. L'argentino si rifà al 43' prendendo il tempo di testa a Gonzalez sul cross di Guarin. Interrotta la serie negativa, per tornare a vedere davvero il sereno i nerazzurri ora devono trovare quella continuità che manca da troppo tempo. L'Atalanta, domenica prossima, dirà di più.

sassuolo-inter3-1

Sassuolo-Inter 3-1: GOL E HIGHLIGHTS

Zaza Sassuolo festeggiamenti
02 febbraio alle 08:47
Sassuolo-Inter 3-1 (primo tempo 2-0)

Marcatori: 17' Zaza (S), 29' Sansone (S), 83' Icardi (I), 93' Berardi (S).

Sassuolo (4-3-3): Consigli; Vrsaljko, Cannavaro, Terranova (81' Brighi), Longhi (61' Gazzola); Biondini, Magnanelli, Missiroli (75' Antei); Berardi, Zaza, Sansone. All. Di Francesco.

Inter (4-2-3-1): Handanovic; Dodò, Vidic (70' Brozovic), Ranocchia, Donkor; Guarin, Medel; Palacio (78' Puscas), Kovacic, Shaqiri; Podolski (56' Icardi). All. Mancini.

Arbitro: Valeri

Ammoniti: 9' Missiroli (S), 11' Zaza (S), 21' Ranocchia (I), 66' Vidic (I), 78' Donkor (I), 84' Icardi (I), 84' Sansone (S), 85' Berardi (S), 90' Sansone (S), 91' Medel (I), 92' Donkor (I).

Espulsi: 90' Sansone (S), 92' Donkor (I).